Speranza agli arresti domiciliari?

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Mi è venuta ‘sta frase ieri sera mentre chiacchieravo con Roberto Vecchioni, ospite delle nostre Primavere di Como. “La speranza al giorno d’oggi è agli arresti domiciliari con obbligo di firma.” Cioè mi son visto la speranza ristretta entro le mura di casa, dove ancora si può forse sperare, mentre il fuori, l’esterno, il mondo, hanno perso di vista la virtù in questione. E per controllare se la speranza è ancora viva, ovvero attiva, ecco l’obbligo di firma. Ora, non sarebbe male se qualche lettore mi aiutasse a illustrare la frase: chenneso, un disegno, uno spunto grafico. Io qualcosa ce l’ho anche in mente, ma sono talmente imbranato che è meglio lasciar stare. Per cui rubo una poesia visiva di Robert Indiana, americano.
 

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