Il pirotecnico Giulio Mozzi se n’è inventata una nuova sul suo blog Vibrisse. Ha chiesto ai lettori di mandargli componimenti dedicati alle cose che ci sono in casa, anche quelle di poco conto e natura. Questa idea mi ha fatto tirar fuori dal cassetto certe mie minimali poesiole del tempo che fu, trenta e passa anni fa, nelle quali avevo provato a fotografare con le parole gli oggetti di casa. Allora ci tenevo all’esattezza, pensavo fosse possibile e necessaria. Forse per me era una palestra di scrittura, oppure un’illusione. Ho inviato la mia poesia dedicata al cucchiaio, che Mozzi ha avuto la gentilezza di pubblicare. Eccola qua.
LA MAGIA del cucchiaio è
presto detta: un lato
capovolge, l’altro
deforma. Questo specchio
da tavola infedele
alimenta visioni.
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