In anticipo sul mio stesso stupore, oggi ho incrociato il primo maggiolino dell’anno. Non so se essere preoccupato per il valzer delle stagioni o gioire per l’arrivo del tepore. Comunque l’insetto zampettava per terra, non azzardava il volo. L’ho visto infilare una fessura tra le pietre di un muro: forse era solo una scolta isolata, oppure un superbo esemplare; magari un esploratore, un ardito, un templare.
3 Commenti
Claudio, hai contato i puntini neri? Se sono dispari la bestiola porta fortuna, dicono. E sì che noi le maciniamo per fare coloranti… Se lo sapessero, dispari o pari ci porterebbero, giustamente, solo sfiga!
P.S. Eh… non ci sono più le mezze stagioni, signora mia…!
Contato niente, troppo distratto (io), troppo rapido (lui).
Già… il maggilino mandato in avanscoperta a sondare il territorio “nemico”… munito della sua corazza e delle forze, ancora poche, che l’anticipo di primavera gli ha offerto… già… non può che essere così…
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