I narratori? Una vita in volo…

51IO0F8AoNL._SX414_BO1,204,203,200_ In questo periodo di vacanze, ormai quasi terminato, come mia consuetudine cerco di scrivere il più possibile: nuove storie urgono, e poi mi sono ripromesso di completare quanto prima la trilogia di Esperia. Ebbene, questo è anche il periodo della documentazione e ricerca, come sapete senza il conforto delle fonti mi muovo a disagio. E qui, per fortuna, capita di incontrare libri preziosi, che fanno al caso mio. Occupandomi in particolare degli anni ’30, mi sono letto con piacere Una vita in volo, di Roberto Chiarini, edito da Bolis, meritoria casa editrice bergamasca che ha il pregio di investire anche in campo storico locale. Il libro si occupa della certamente controversa figura di Antonio Locatelli, pioniere dell’aviazione italiana nella prima guerra mondiale, plurimedagliato, fascista della prima ora, podestà di Bergamo tra il ’33 e il ’34, scomparso sul fronte etiopico nel 1936 mentre bombardava le popolazioni locali. Ebbene, è anche da studi di questo tipo – insieme a memoriali, documenti, autobiografie – che riesco a farmi un’idea del periodo che racconto, della quotidianità, di quei dettagli così importanti e decisivi per la narrazione. Senza dimenticare le fotografie, che spesso rivelano aspetti totalmente inediti e fondamentali per il narratore. Lo diceva anche Kundera, mi limito a riprenderlo: il narratore procede sempre per dettagli, mai per visioni d’insieme, o peggio teorie. Il narratore non fa analisi, non deve spiegare questo e quello, ma prendere spunto da una piccola cosa e da quella far rivivere l’intero. Un esempio? Il passaggio al fascismo, anche a Bergamo, in un romanzo si può far percepire dal gagliardetto nero con la scritta “Me ne frego!” che improvvisamente compare su una scrivania. Il compito dello storico è ben più ingrato: deve indagare, spiegare, ricercare in profondità. Noi scrittori non entriamo negli infiniti dettagli, nelle cause e nei perché di questo o quel fenomeno storico, semmai sorvoliamo una certa zona, planiamo sul dettaglio più adatto e migliore a far rivivere quel periodo e lo facciamo nostro. Una vita in volo, insomma…
 

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