Come Comenio

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Mi è capitato al ritorno dalle vacanze, e lo shock è stato parecchio. In sintesi, sarà stato un hacker, un virus o chissà cosa, il mio sito che magari non aggiorno troppo spesso ma insomma ci tengo alla creatura, il mio piccolo www è scomparso dalla rete. Puf, sparito. E’ la prima volta che mi succede, e se non era per Massimo, che ci si è applicato da par suo, sarei qui a celebrare il funerale di oltre 1500 post e nonsopiùquanti commenti. Non dico una vita, ma certo una bella fetta, considerando che il progettino è nato allorquando, diventando autore di romanzi, mi son convinto che qualche lettore magari mi avrebbe voluto scrivere. Correva il gennaio 2008, mica ieri. Dopo lo sconcerto iniziale, mi è sovvenuto di Comenio, il pedagogista e teologo del primo ‘600, uno dei padri dell’educazione in senso moderno. Essendo vissuto in un’epoca sconvolta da peste e guerre, ha perso non solo moglie e due figli, ma – e qui siamo al punto – la sua intera biblitoteca in un incendio, per non dire i libri cui stava lavorando da tempo. Ma si è sollevato, ha ripreso a scrivere, oltre 40 titoli dopo le sciagure. Al che mi son detto: anche se non sono Comenio, potrò pur reggere a un simile insulto. D’altronde, al mondo le cose così son fatte, di eterno mica c’è niente, quindi magari era destino, guardiamo avanti. Certo, quando il sito è ricomparso, ho tirato il mio bel sospirone. Tra l’altro, il sito è tornato in versione old, cioè prima di certe modifiche fatte di recente. Ora riprenderò a popolarlo, ad ospitar commenti, se volete, a rispondere a quesiti. E grazie a Massimo e a Comenio.
 

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